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Finanziamenti e credito all’artigianato. Da Intesa Sanpaolo 3 miliardi per rilanciare le imprese artigiane

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DA INTESA SANPAOLO, 3 MILIARDI PER RILANCIARE LE IMPRESE ARTIGIANE. ACCORDO CON CNA, CONFARTIGIANATO, CASARTIGIANI. Lino Pompili, Vice Presidente Nazionale CNA: “E’ un buon accordo perché rappresenta chiaramente l’attenzione concreta delle grandi banche nei confronti della economia del territorio”

OLTRE 1.000.000 LE IMPRESE ASSOCIATE INTERESSATE

MORATORIA SU MUTUI E LEASING, RINVIO DELLE SCADENZE A BREVE TERMINE E MISURE PER LA RICAPITALIZZAZIONE

DELLE IMPRESE

GARANTIRE LA CONTINUITA’ DEL CREDITO

RELAZIONI CONSOLIDATE SUI TERRITORI TRA BANCA E CONFEDERAZIONI ARTIGIANE

Intesa Sanpaolo e CNA, Confartigianato, Casartigiani hanno firmato ieri un accordo che prevede la messa a disposizione da parte del Gruppo Bancario di un plafond complessivo di 3 miliardi di euro destinato alle imprese italiane del settore. Un “accordo per l’artigianato” che coinvolge le principali sigle confederali artigiane e che punta a tre obiettivi:

sostenere le piccole imprese garantendo la continuità del credito e fornendo la liquidità necessaria a superare l’attuale crisi;

seguire direttamente l’impresa creando una “corsia preferenziale”, grazie alla presenza capillare sul territorio delle Associazioni regionali e provinciali delle Confederazioni artigiane e delle Banche della Divisione Banca dei Territori;

rafforzare le iniziative già avviate enfatizzando il ruolo dei Confidi di riferimento


L’accordo è stato siglato presso la sede romana di Intesa Sanpaolo, alla presenza del Vice Presidente di CNA Lino Pompili, del Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini, del Presidente di Casartigiani Giacomo Basso, del Consigliere Delegato Corrado Passera e del Direttore Generale e Responsabile della Divisione della Banca dei Territori Francesco Micheli.

Le imprese artigiane sono 1.470.000 (il 28% delle aziende in Italia) ed occupano circa il 21% del totale degli occupati nelle imprese italiane. Si tratta di aziende che hanno risentito più di altre della crisi -soprattutto in termini di diminuzione del fatturato- e che necessitano di maggior sostegno per la ripresa.

La ristrutturazione del debito appare come uno degli obiettivi principali della domanda di credito delle imprese, a cui si affianca l’esigenza di migliorare il proprio rating. Soluzioni finanziarie calate sulla propria dimensione d’impresa, tempestività nelle risposte, rapporto di fiducia e flessibilità nella concessione e restituzione del credito si affiancano quindi alle politiche di sviluppo dell’impresa artigiana quali elementi essenziali per l’azienda.

L’accordo odierno tra CNA, Confartigianato, Casartigiani e Intesa Sanpaolo è un impegno ad accompagnare l’azienda artigiana in un percorso di recupero di solidità e fiducia attraverso interventi finanziari mirati, processi operativi semplificati per la concessione del credito in sede di delibera accelerando i tempi di risposta, disponibilità di un ampio plafond per le imprese dell’intero contesto nazionale, grazie ad una presenza capillare sia delle circa 2.500 strutture territoriali delle Confederazioni Artigiane, sia delle 22 Banche della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, che attraverso le 6.000 filiali distribuite in tutto il Paese garantisce la prossimità alle PMI su tutto il territorio.

L’accordo pone una particolare attenzione agli interventi finanziari per rafforzare il patrimonio delle piccole imprese artigiane, allo scopo di migliorarne il rating e quindi di favorirne l’accesso al credito, oltre a studiare le misure per un utilizzo più agevole di tutti gli strumenti di finanziamento disponibili. Il ruolo delle Confederazioni e la capillarità dei rapporti sul territorio delle Banche dei Territori del Gruppo Intesa Sanpaolo diventano a questo proposito un vero elemento strategico perché consentono di mettere a patrimonio comune la conoscenza diretta delle imprese e degli imprenditori, favorendo tra l’altro la rapida attivazione degli strumenti di garanzia fissati dai Confidi come nel caso di Fedart Fidi, con il quale Intesa Sanpaolo ha già definito un precedente plafond di ulteriori 500 milioni di euro.

Grazie all’accordo inoltre anche le PMI associate e le imprese artigiane possono rinviare la rata di mutui e leasing con “rinvio rata”, una iniziativa di Intesa Sanpaolo che vede tutte del Banche della Divisione Banca dei Territori già operative da tempo, avendo avviato fin da maggio la procedura per consentire la posticipazione di 12 mesi del pagamento della rata di mutui e leasing. Provvedimento che, come noto, è stato poi oggetto dell’Avviso comune Abi-Governo-Organizzazioni imprenditoriali per la moratoria dei crediti alle imprese di inizio agosto a cui il Gruppo Intesa Sanpaolo ha aderito: ad oggi Intesa Sanpaolo ha già concesso alle PMI complessivamente oltre 1200 rinvii di pagamenti rate.

Nell’ambito dell’accordo sono state quindi individuate le seguenti aree di possibile intervento e i relativi strumenti:

1) Capitale Circolante

L’obiettivo è proporre finanziamenti che consentano alle imprese artigiane di fare fronte alle esigenze di liquidità a fronte di criticità di cassa e ritardi nei tempi di incasso. La Banca concede specifiche linee di credito per finanziare la costituzione di scorte di magazzino (coprendo fino al 100% l’importo delle fatture di acquisto materiali), oppure le imposte così come la 13a e 14a mensilità dell’azienda (con rimborsi in 6 rate mensili posticipate). Sono previsti anche finanziamenti a medio-lungo termine per progetti di ristrutturazione finanziaria e una polizza assicurativa per la copertura del rischio di insolvenza sui crediti commerciali dell’azienda.

Con “Proroga scadenze breve termine”, in particolare ed analogamente a quanto disposto per il rinvio rata dei finanziamenti a medio lungo termine secondo i contenuti dell’Avviso Comune dell’ABI presentato lo scorso agosto, la Banca si impegna a sostenere le esigenze di cassa, allungando fino a 270 giorni le scadenze dei crediti a breve termine (anticipi all’esportazione, anticipi fatture, anticipo/sconto portafoglio commerciale), con riferimento ad operazioni di anticipazioni su crediti certi ed esigibili.

2) Flessibilità dei finanziamenti

Si tratta di strumenti studiati in modo specifico per consentire alle imprese di gestire in forma flessibile il prestito in corso di ammortamento, in termini di estensione della durata del finanziamento. In particolare con il “Rinvio rata”, la Banca si impegna a concedere il rinvio del pagamento delle quote capitale delle rate di mutui o leasing in essere, per un periodo massimo di 12 mesi dalla data di richiesta. Il rinvio, in coerenza con iniziativa in materia già avviate dalla Banca fin da maggio e in armonia con il citato Avviso Comune dell’ABI – al quale hanno aderito tutte le banche del Gruppo e finalizzato a favorire la continuità dell’afflusso di credito al sistema produttivo – è riservato alle piccole imprese che presentino una situazione economica, finanziaria, patrimoniale e organizzativa che possa garantire la continuità aziendale e ha come oggetto le rate in scadenza o già scadute da non più di 180 giorni alla data di presentazione della domanda. L’iniziativa ha validità sino al 30 giugno 2010.

3) sviluppo produttivo

Sostenere ogni tipologia di investimento correlato all’attività dell’Associato attraverso un finanziamento a medio-lungo termine (“Finanziamento Investimenti Business”). Sono finanziabili gli investimenti già ultimati da non oltre 12 mesi dalla data di presentazione della domanda, nonché quelli ancora in corso o da realizzare.

4) Rafforzamento patrimoniale

Sono previsti finanziamenti rivolti alle aziende costituite in forma di società di capitali che intraprendono processi di rafforzamento patrimoniale. Le caratteristiche essenziali, a fronte dell’impegno delle imprese a migliorare la propria struttura patrimoniale entro un dato periodo, sono le seguenti:

Durata 5 anni, con estensione fino a 10 anni in presenza di garanzie forti;

Importo correlato all’aumento di capitale effettivamente sostenuto, sino a due volte per le classi di rating migliori, con un massimo di 500 mila euro.

“E’ certamente un buon accordo quello che abbiamo raggiunto con il Gruppo Intesa Sanpaolo, dichiara Lino Pompili, Vice Presidente Nazionale CNA. Un buon accordo perché rappresenta chiaramente l’attenzione concreta delle grandi banche nei confronti della economia del territorio, un segmento che mai come in questi ultimi mesi ha rappresentato e rappresenta il migliore indicatore per comprendere la tenace volontà di ripresa e di reazione alla crisi delle piccole imprese e degli artigiani. Ora dovranno scendere in campo le associazioni territoriali, che insieme alla banca, saranno la vera locomotiva per trasformare l’accordo in azioni concrete, veloci e tangibili a vantaggio delle imprese”.

“L’accordo con Intesa Sanpaolo è utile per dare risposte alle difficoltà delle piccole imprese e per consentire loro di cogliere i segnali della ripresa. E’ molto importante – sottolinea il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini – che il sistema bancario mostri un nuovo approccio nei confronti dei piccoli imprenditori i quali non hanno perso la voglia di investire sulla propria azienda e di reagire alla crisi. Ma questa loro propensione deve trovare un atteggiamento altrettanto coraggioso da parte degli istituti di credito”.

“Nell’attuale fase congiunturale, è necessario che il sistema bancario continui a svolgere la sua importante funzione di sostegno finanziario al tessuto imprenditoriale – ha dichiarato Giacomo Basso, Presidente di Casartigiani – offrendo, con particolare riferimento alle imprese dell’artigianato, soluzioni in linea con le specifiche esigenze dettate dalla piccola dimensione delle stesse attraverso processi operativi rapidi e semplificati. L’accordo con il Gruppo Intesa Sanpaolo – ha aggiunto il Presidente Giacomo Basso – offre al comparto strumenti che vanno in questa direzione e che troveranno certamente nel patrimonio di conoscenza diretta dell’imprenditore, dell’impresa e del territorio, propria delle strutture associative, un importante fattore strategico nel perseguimento dei suddetti obiettivi”.

“Grazie a questo accordo contiamo di contribuire a salvaguardare il patrimonio di conoscenze e di produttività che il settore dell’artigianato rappresenta per il nostro Paese, commenta Corrado Passera, Consigliere Delegato di Intesa Sanpaolo. Sono necessari interventi mirati, sia sul fronte del credito che su quello della gestione e della patrimonializzazione, per stare vicini agli imprenditori di queste aziende. La presenza capillare del Gruppo su tutto il territorio nazionale anche attraverso le 22 banche locali è una garanzia di relazione ed attenzione: il nostro impegno è di seguire ciascuna impresa e studiare tutte le soluzioni utili nell’affrontare e superare la crisi, rafforzando la competitività di un settore strategico per la nostra economia e favorendo così il rilancio della crescita economica del nostro Paese”.


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